Johannes Pfeiffer è originario di Ulm, in Germania, e dalla metà degli anni ’80 è un artista visuale: liberandosi, come piace raccontare a lui, dalla durezza del marmo, ha dato il via alla creazione di installazioni d’arte.
Le sue installazioni sono tipicamente site-specific, in quanto acquisiscono significato solo se poste nel contesto architettonico per le quali sono state pensate o create, come nel caso dell’opera che Rivarolo Canavese ha avuto la fortuna di accogliere nel cortile interno del municipio della città.
Lavorando con lo spazio datogli dal territorio, Pfeiffer ha creato a poco a poco “Navis Refugium petentium”: un’opera contemporanea che vuole raccontare un dramma che la nostra era vede nel quotidiano, il tutto attraverso un tronco lungo sei metri e scavato. In questo modo esso prende la forma di una barca allungata, dalla quale partono ottantotto cavi che tendono verso un unico punto di fuga, uniti, come dovrebbero essere tutti gli uomini.