In data 8 novembre 2016 Areacreativa42 ha presentato al pubblico il progetto Mettiamoci una pezza. “Yarn bombing” in città!, svolto in collaborazione con l’Istituto SS. Annunziata di Rivarolo Canavese. Un’installazione in filati di lana è stata realizzata nel centro cittadino dai ragazzi delle scuole medie, accompagnata da una performance musicale e da letture a cura degli insegnanti dell’istituto.

Da diversi anni l’Istituto partecipa attivamente ai laboratori artistici promossi dall’Associazione. Quest’ultima occasione di incontro prende avvio dalla mostra Look at me. Arte e femminilità a cura di Karin Reisovà, tenutasi a Casa Toesca tra il 27 febbraio e il 17 aprile 2016. Areacreativa42 aveva coinvolto i ragazzi in un laboratorio di manualità alla riscoperta della lavorazione a maglia e all’uncinetto. La lana e questi strumenti erano stati scelti per richiamare alcuni dei simboli che in passato caratterizzarono l’immagine della donna e che ancora oggi sono considerati tipicamente femminili. Dopo una visita guidata all’interno della mostra ed una riflessione sulla femminilità in tutte le sue forme e le sue età, i ragazzi si sono impegnati nella produzione di campioni in lana, imparando i rudimenti di queste tecniche tradizionali. Il lavoro è poi proseguito a casa coinvolgendo le famiglie, in particolare le mamme e le nonne.

A conclusione del progetto, che è riuscito a intrecciare collaborazioni tra generazioni diverse, gli elaborati raccolti sono stati impiegati per la creazione di un’installazione nello spazio urbano della città. Riuniti insieme a formare un’opera collettiva sul modello dello Yarn bombing, letteralmente “bombardamento di filati”, i lavori sono stati utilizzati per ricoprire e ‘riscaldare’ le panchine sull’Allea di Corso Torino, lanciando un messaggio forte e chiaro: l’arte ha la capacità animare lo spazio pubblico, rivitalizzare i luoghi della comunità troppo spesso abbandonati, trascurati o persino deturpati.

I ragazzi sono stati invitati a partecipare attivamente all’installazione al fine di creare un piccolo momento comunitario. Primario obiettivo è stato, infatti, creare uno spazio di condivisione e socialità, un intreccio di fili e di racconti che affondano le proprie radici nella tradizione e nel territorio e che possono essere strumento di riattivazione del territorio stesso.