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L’artista messicano Armando De La Garza è in residenza a Casa Toesca dal 27 giugno al 2 luglio 2017.

In occasione della residenza, oltre all’atelier aperto, ed alla mostra finale delle opere, Biotà (24 giugno – 2 luglio 2017) nelle sale del piano terreno di Casa Toesca, è stato interessante l’appuntamento tra arte e filosofia con il filosofo torinese Guido Brivio.

Il progetto “Biotà” racchiude ed unisce due tematiche: il vasto immaginario naturalistico di Italia e Messico ed un discorso etico ed ecologico sui materiali di scarto che possono essere trasformati da immondizia ad opere d’arte. La collezione Biotà riunisce 19 bottiglie di materiali diversi: vetro, plastica, latta e metallo e dimostra la capacità dell’artista di reinventare qualsiasi materiale, s dando i limiti imposti dalle particolari forme delle bottiglie. Armando si impegna a dipingere nei minimi dettagli paesaggi classici su prodotti di uso comune, appropriandosi delle opere di grandi rappresentanti della storia dell’arte e reinterpretandole in maniera meno convenzionale e personale. Tra le bottiglie utilizzate come supporti di pittura spiccano recipienti di note marche nazionali messicane ed italiane, quali Tequila, Mezcal, Crodino insieme ad importanti liquori italiani. Bottiglie famose, talvolta anche molto costose che niscono però nei bidoni, o tal volta anche abbandonate sul ciglio della strada, una volta consumata la bevanda che contengono. “Vogliamo davvero che l’immondizia soppianti la Natura?” Questa è la domanda che Armando De La Garza si pone, e con le sue opere dà una chiara risposta ecologica ed originale.

 

G: “Che cosa ti aspettavi da Areacreativa42 e da questa Residenza d’Artista?”
A: “Che cosa mi aspettavo? Devo dire che ha superato le mie aspettative; lo spazio, ciò che mi stava intorno, cioè la città e la casa stessa, emanano l’essenza classica dell’arte italiana, pur essendo immerse nel contemporaneo. […] Si parlava dell’essere fortunati, io credo di essere stato davvero fortunato ad aver avuto la possibilità di fare la Residenza in questo speci co luogo, perché… bè, l’Italia è l’Italia però anche qui si potrebbe capitare in uno spazio molto contemporaneo, minimalista.. freddo: che magari avrebbe funzionato lo stesso per lavorare, ma non mi avrebbe invaso dell’essenza che invece ha questa casa.”

Estratto dall’intervista di Giulia Cordò ad Armando De La Garza, 24 Giugno 2017

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